UNA MOGLIE E UNA SUOCERA FORZUTE

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UNA MOGLIE E UNA SUOCERA FORZUTE
Mia moglie Samantha ha appena finito i suoi allenamenti. Viene vicino a me e
flette il suo braccio destro e posso osservare il suo straordinario bicipite e
quel braccio che e’ in grado di staccare una testa dal collo, se lei volesse.
Osserva il mio timore nell’approcciarmi a lei e sorride. Io sono semplicemente
il suo schiavo, lo schiavo di questa meravigliosa amazzone di un metro e
novanta dotata di muscoli eccezionali e di forza straordinaria. Mi afferra per
il collo e mi solleva come se pesassi una piuma

” Ricordati che stasera viene la mia mammina. Voglio che al suo arrivo, la
villa sia tutta lucida come uno specchio e voglio una cenetta coi fiocchi. In
caso contrario, sai cosa ti capitera’?”

” Provero’ a soddisfare lei e sua madre, padrona” dico con un filo di fiato.
Ho terrore di lei che improvvisamente stringe il mio collo e comincio a fare
una fatica enorme a respirare

” Idiota. Tu non devi provare. Tu devi soddisfarmi se non vuoi ritrovarti con
tutte le ossa rotte. Chiaro?”

” Si padrona. Tutto come vuole lei”

” Certo che deve essere tutto come voglio io. Ora vado a farmi una doccia.
Quando esco voglio trovare tutto in ordine” mi lascia e cado rovinosamente per
terra e ne approfitto per baciarle i piedi. Lei sembra per un po’ accettare ma
poi mi da un calcio che mi manda a sbattere contro il muro

” Ricordati Roberto, se mi fai fare una brutta figura con mia madre, stasera
contero’ le tue ossa sane e dubito che arrivero’ a tre” Mi massaggio la nuca e
scoppio a piangere. Sono uno schiavo, non ho dignita’, ma cosa posso fare?
Padrona Samantha non e’ solamente dotata di forza enorme ma e’ estremamente
sadica e gode nel vedere le mie sofferenze. Eppure, continuo ad essere
pazzamente innamorato di lei, anche quando porta i suoi amanti a casa e se li
scopa davanti a me, anche quando mi picchia senza pieta’, quando mi costringe
a fare delle cose ignobili. Ora pero’ non ho tempo per pensare a tutto questo.
Adesso devo affrettarmi se non voglio passare sotto le sue mani. Devo
preparare una cena coi fiocchi per lei, per sua madre e per il suo giovane
marito e devo pulire tutto. La mia padrona ci tiene particolarmente a far
vedere a sua madre quanto io sia sottomesso ai suoi voleri e so che questa non
sara’ una serata facile.

Il campanello suona con insistenza. Lascio tutto quello che sto facendo e
corro ad aprire. La visione di una bellezza mozzafiato mi accoglie. Se mia
moglie Samantha e’ una donna dotata di sensualita’ oltre l’immaginabile, sua
madre Deborah non e’ da meno. Alta uguale, si presenta vestita con uno
striminzito vestito aderente bianco semitrasparente e scarpe a spillo da
quindici centimetri, truccata perfettamente con uno splendido rossetto rosso,
dimostra tanti anni di meno dei cinquanta che dovrebbe avere. Mi inchino al
suo ingresso e lei nemmeno mi nota. Si rivolge a suo marito

” Coglione, porta le valigie in camera mia. Immediatamente” Ah gia’, ho
dimenticato di dirvi che anche lei e’ una padrona severa dotata di muscoli
eccezionali e di una forza spaventosa e che suo marito e’, al pari di me, il
suo umile schiavo. Si chiama Andrea e credo che sia il suo quarto marito e si
tratta di un giovane muscoloso ed aitante che dovrebbe avere vent’anni di meno
della sua splendida moglie e che si affretta ad obbedire alla sua padrona.
Malgrado abbia un fisico dotato di bei muscoli, anche Andrea non puo’ far
altro che sottomettersi a sua moglie ben sapendo che la signora Deborah
potrebbe spezzarlo in due senza nemmeno scompigliarsi i capelli. Finalmente,
lei sembra accorgersi di me. Si avvicina mentre io sono sempre inginocchiato
al suo cospetto. Devo comportarmi con lei con la stessa devozione con la quale
mi comporto con mia moglie

” Ben arrivata signora Deborah” le faccio. Lei mi fa cenno di rialzarmi e mi
trovo a fronteggiare questa splendida gigantessa. I miei occhi sono proprio
all’altezza di suoi seni ma evito di guardare quelle meraviglie della natura
se non voglio terminare subito all’ospedale

” Dov’e’ mia figlia?” mi domanda senza nemmeno salutarmi mentre nel frattempo
suo marito e’ di ritorno

” Sta terminando di truccarsi, signora” rispondo. Lei si dirige verso il
salone, si mette sensualmente seduta accavallando le sue gambe lunghissime e
poi schiocca le dita. Suo marito accorre prontamente, le mette una sigaretta
in bocca e glie l’accende, andando poi a prendere un portacenere e mettendosi
in ginocchio. E’ terrorizzato di sua moglie cosi’ come io lo sono della mia.
Io intanto, sono in imbarazzo totale. Appartengo alla signora Samantha ma ho
l’obbligo di obbedire anche a sua madre che non si farebbe nessuno scrupolo di
picchiarmi senza pieta’ se solo lei sentisse il desiderio di farlo. E’ gia’
accaduto in passato, sotto lo sguardo sorridente di mia moglie e non voglio
correre il rischio che accada di nuovo. La signora Deborah intanto, continua a
fumare sensualmente e poi spegne la sigaretta sul posacenere che suo marito
tiene in mano. Il tutto in religioso silenzio, rotto poi dalla sua voce
squillante

” Adesso baciami i piedi, coglione” Andrea non si fa ripetere la cosa due
volte ed esegue immediatamente, iniziando a baciare quelle scarpe dotate di un
tacco altissimo ed a spillo, fino a quando mia moglie fa il suo ingresso nel
salone. E’ semplicemente meravigliosa, con indosso un pantalone di lattice
rosso aderentissimo ed un top dello stesso colore che a fatica reprime le sue
meravigliose tette. Una quinta misura, dure come l’acciaio. Anche lei ha ai
piedi scarpe col tacco altissimo che, aggiunto alla sua altezza, le fanno
quasi sfiorare il soffitto

” Bene, vedo che hai gia’ preso possesso della situazione, mammina” fa mia
moglie a sua madre che si alza per abbracciarla

” Sempre meglio ricordare a questi esseri inferiori chi comanda” replica la
signora Deborah ” E tu come va? Prosegui sempre i tuoi allenamenti?”

” Certo. Non si vede?” risponde la signora Samantha mettendosi in posa e
flettendo le sue braccia nude. I suoi bicipiti sembrano scolpiti nel marmo per
quanto sono perfetti

” E allora ammira questi” fa eco la signora Deborah mettendosi nella stessa
posa della figlia. Non so chi delle due sia piu’ forte ma so che nessun
maschio al mondo potrebbe competere con loro

” Bene. Mentre noi facciamo due chiacchiere, i nostri maritini si occuperanno
della cena. Voglio che tutto sia pronto tra mezz’ora esatta. Un solo minuto di
ritardo e per te saranno guai grossi. Intesi Roberto?”

” Si padrona” rispondo con un filo di voce. La signora Deborah osserva
divertita

” Mi sa che sei troppo buona con lui. Lo minacci ma non agisci. Da quanto
tempo e’ che non lo picchi per bene?” Mia moglie ci pensa su alcuni secondi

” Direi un paio di giorni”

” Fai passare troppo tempo. Se non lo picchi in continuazione un marito se ne
approfitta e diventa meno obbediente. Guarda me, ad esempio. Andrea ha bisogno
che gli ricordi chi comanda” Si avvicina ad Andrea che comincia a frignare

” La prego padrona, non mi faccia male” la implora. Ma la signora Deborah non
lo ascolta nemmeno. Ha sulla sua splendida bocca un ghigno malefico. Afferra
il marito mettendogli una mano sotto il sedere e con l’altra gli afferra le
gambe e poi lo solleva. Malgrado sia aitante e pesi oltre gli ottanta chili,
per lei sembra un fuscello. Lo porta sopra la sua testa e lo usa come un
bilanciere

” Non vorrai che mia figlia pensi che mi sono imborghesita e che ti tratti
meglio degli altri miei mariti solo perché sei giovane ed hai un bel cazzo”

” Aiutooooo” grida il giovane. Ma inutilmente in quanto la signora Deborah
continua a mandarlo su e giu’ fino a quando, dopo una cinquantina di
ripetizioni, lo deposita a terra, gli afferra un braccio, lo tiene fermo e poi
gli molla una decina di schiaffoni. Quando smette, Andrea crolla a terra
piangendo

” Basta padrona, abbia pieta’ di me” L’amazzone lo guarda un po’ arrabbiata e
poi si rivolge alla figlia

” Quello che mi fa rabbia e’ che devo stare attenta a picchiarlo se no
l’ammazzo. Ti ricordi il mio terzo marito? Solo per averlo picchiato un po’
piu’ forte gli ho fatto fare sei mesi d’ospedale. Sono troppo deboli ma
comunque un po’ di disciplina e’ necessaria. Non credi?” Mia moglie sorride e
si lecca sensualmente le labbra

” Hai proprio ragione, mamma. Con Roberto sono troppo buona. Ma anche lui e’
cosi’ fragile”

” Una bella dose di sganassoni non uccidono nessuno. Basta che tu glie li dia
con una piccolissima percentuale della tua forza, altrimenti gli stacchi la
testa”

” Giusto” fa eco la mia padrona. Sto tremando dalla paura ma non posso fare
niente. Vorrei scomparire, vorrei eclissarmi ed invece mia moglie avanza verso
di me e mi blocca con la sua presa ferrea il mio braccio destro

” Contali a voce alta” mi ordina. Arriva il primo, il secondo, il terzo. Sono
gia’ completamente intontito ma continuo a contare singhiozzando ma all’ottavo
sganassone perdo la lucidita’ mentale e mi dimentico di contare. La mia
padrona si arrabbia di brutto ” Mi stai disobbedendo? Ti avevo ordinato di
contarli tutti a voce alta. Adesso si ricomincia. Riprendi a contare” Ancora
una volta conto i suoi schiaffi e stavolta riesco a farlo fino al decimo
schiaffo. Ho la testa che va a fuoco. Mi sembra che mi debba scoppiare da un
momento all’altro. Striscio ai suoi piedi

” Perche’ padrona? Non avevo fatto niente” Lei mi mette il suo tacco a spillo
sopra la testa. Tremo di paura al pensiero che le basterebbe spingere appena
un poco e, con la forza che ha, traforarmi la testa da parte a parte

” Perche’ comando io e tu non puoi fare nulla per impedirmelo. E perche’, come
dice la mia mammina, un po’ di disciplina e’ necessaria. Ora basta, vai a
preparare la cena e fatti aiutare da quest’altro essere inferiore” ordina
togliendo per fortuna quella minaccia dalla mia testa. Ci congediamo
inchinandoci e andiamo in cucina. E’ quello il posto che ci compete e ne
approfittiamo per lasciarci andare alle confidenze. Essere sposati con donne
bellissime ma crudeli e dotate di forza immensa e’ il nostro comune destino.
Ci raccontiamo di come veniamo sistematicamente picchiati ed umiliati dalle
nostre mogli, i loro continui tradimenti senza che possiamo far nulla per
impedirlo, di come veniamo usati come giocattoli sessuali, il nostro terrore
di fronte a loro e la loro gioia e soddisfazione quando ci vedono tremanti e
piagnucolanti ai loro piedi. Ma stiamo anche bene attenti a non fare danni nel
preparare la cena. Anche un solo minimo errore e per noi sarebbe un lungo
calvario di percosse per tutta la serata. Una situazione che vogliamo evitare
assolutamente.

Per nostra fortuna, le nostre padrone sembrano aver gradito la cena e stanno
conversando amabilmente raccontandosi le loro avventure extraconiugali,
incuranti del fatto che io e Andrea siamo inginocchiati ai loro piedi. Vedo
Andrea che si asciuga una lacrima mentre sente sua moglie dire alla propria
figlia di essersi scopata per una notte intera tre uomini mentre lui era
costretto a guardare

” Alla fine ho obbligato il cornuto a pulire i cazzi dei miei amanti. Si è
messo a piangere e strepitare e l’ho dovuto convincere con le buone” prosegue
padrona Deborah

” Immagino quali siano state le buone” interviene padrona Samantha ridendo

” Si, una buona dose di schiaffi. Ed alla fine me lo sono scopato con il mio
strap-on misura xxl. Piangeva e piu’ piangeva e piu’ mi eccitavo. Ero talmente
eccitata che mi sono dovuta scopare di nuovo i miei amanti”

” Brava mammina”

” E tu, figlia mia. Da quanto tempo e’ che non scopi un vero uomo?”

” L’ultima volta e’ stata la settimana scorsa. Me lo sono portato a casa e
l’ho spompato di brutto”

” Ma lo sai che mi sta venendo voglia? Ogni volta che parlo di cazzi non posso
fare a meno di desiderarlo” prosegue la signora Deborah”

” Hai ragione. Succede anche a me. Devo provvedere subito. Alzati Roberto e
spogliati subito” mi ordina. Mi appresto ad obbedirle mettendo in mostra la
mia erezione dovuta al solo guardare una donna bellissima come mia moglie. Lei
sorride e, incurante che ci sia sua madre, si toglie il suo pantalone di
lattice, mi sbatte sul tavolo e afferra il mio cazzo mettendoselo dentro. Nel
vedere quella scena, anche la signora Deborah la imita ed inizia a scoparsi
suo marito sollevandolo da terra con le sue poderosa braccia ed infilandolo
dentro di lei muovendosi ritmicamente. Mentre la mia padrona mi scopa, penso
solo a cercare di accontentarla. Se non lo dovessi fare, non ci penserebbe due
volte a picchiarmi senza pietà . Malgrado il mio terrore, sono al settimo
cielo. La amo in modo incondizionato, come si deve amare una dea, e sono
felicissimo quando mi da l’opportunità di fare sesso con lei, con questa donna
superiore in ogni senso.

Dopo un paio d’ore, smettiamo. Ho bisogno di un po’ di tempo dopo ben tre
eiaculazioni. Anche l’altra coppia ha smesso e adesso le nostre due padrone
sono completamente nude mentre noi, mariti sottomessi, portiamo loro un drink,
accendiamo le loro sigarette e poi baciamo e massaggiamo i loro piedi con la
massima devozione. Finita la sigaretta pero’, la mia padrona si alza, mi
afferra per il collo e mi solleva di una ventina di centimetri portandomi
all’altezza della sua bocca. Come al solito, tremo dalla paura. Sono
completamente nelle mani di questa creatura che potrebbe uccidermi solo
stringendo leggermente

” Allora coglione? Devo aspettare tanto prima che ti venga dritto un’altra
volta?”

” Pe … .. Pe … .. Perdono, mia padrona” balbetto terrorizzato “Non dipende
da me. Sono leggermente stanco” Lei mi guarda. E’ arrabbiata per questa
perdita di tempo e quando mia moglie e’ arrabbiata per me si mette male. Mi
solleva ancora di piu’ fino a farmi toccare il soffitto. Osservo i suoi
bicipiti che si stanno gonfiando e comincio a tremare. Vicino a lei, sua madre
sorride sadicamente nel vedermi soffrire

” Io direi di andarci a cercare un paio di maschioni da qualche altra parte.
Questi due inetti sono ormai spompati” Mia moglie si gira verso sua madre e
sorride a sua volta

” Ma si, hai ragione” Mi lascia scendere ma poi mi colpisce con uno schiaffo
che mi fa volare dall’altra parte della stanza

” Ma certo che ho ragione, cara. Vestiamoci e usciamo. Siamo talmente belle
che ci metteremo pochi minuti per rimorchiare qualche vero maschio” Si
avvicina quindi a suo marito Andrea e lo afferra per la nuca “Hai qualcosa in
contrario che io esca, conosca un paio di veri uomini e me lo porti a casa per
scoparmeli, tesoro?” gli dice in tono ironico. Come lo ero io pochi secondi
prima, anche il povero Andrea e’ terrorizzato. Sa che se dovesse rispondere in
modo inadeguato sua moglie lo picchierebbe senza pieta’

” No, no, padrona. Lei puo’ fare quello che vuole” risponde in preda al
panico. La signora Deborah si allontana di un paio di metri e poi, stendendo
la sua gamba chilometrica, gli mette un piede sotto la gola e lo solleva di
nuovo. Non sembra fare nessuna fatica. Anzi, sorride con sua figlia

” Hai visto che ci vuole ad ottenere il permesso di uscire? Sempre con le
buone maniere” dice esplodendo poi in una fragorosa risata, subito imitata
dalla mia padrona. Fa scendere suo marito e poi lo colpisce due volte in
rapida successione con due calci spaventosi. Il povero Andrea crolla a terra
inanimato mentre il sangue gli scorre dal naso e dalla bocca. A me e’ andata
meglio e sono ancora integro ma purtroppo la notte non e’ ancora finita. Le
due stupende donne si rivestono e si truccano alla perfezione. Sono bellissime
e sensuali alla massima potenza. Hanno rimesso gli abiti che indossavano
prima. La signora Deborah ha infatti un fasciatissimo, striminzito e semi
trasparente abito bianco che copre a malapena le sue parti intime mentre la
signora Samantha, con il suo pantalone di lattice rosso talmente aderente da
sembrare una seconda pelle ed il suo top del medesimo colore. Sono cosi’ belle
e sexy che bastera’ loro schioccare le dita per attirare tutti gli uomini che
vogliono e poi sceglieranno quelli piu’ giovani ed aitanti. Aspetto che escano
e poi cerco di far rinvenire il povero Andrea ancora svenuto. Devo portarlo
fino in bagno, con mia grande fatica, e poi bagnarlo con la doccia. Quando
rinviene, ha un attimo di smarrimento e non si ricorda cosa e’ accaduto

” La tua padrona, la signora Deborah” cerco di rammentargli “Ti ha picchiato.
Ricordi?” Andrea sussulta e poi scoppia a piangere

” Ho avuto tanta paura” mi dice ancora terrorizzato. Io tiro un sospiro di
sollievo nel constatare che ricorda tutto e poi gli sorrido. E’ pero’ un
sorriso amaro

” Anch’io ho sempre tanta paura di mia moglie. Non ci possiamo fare niente”
concludo quindi aiutandolo a rialzarsi. Ancora barcolla per quei due calci
spaventosi ma anch’io sono mezzo tonto per gli sganassoni ricevuti e poi per
il sesso sfrenato. Accontentare sessualmente padrona Samantha e’ veramente
difficile anche se, nello stesso tempo, e’ quanto di piu’ appagante ci possa
essere. Dobbiamo comunque darci da fare e terminare le pulizie se non vogliamo
che le percosse che abbiamo ricevuto siano soltanto l’inizio di una lunga
serie.

Siamo stanchissimi io e Andrea quando ci mettiamo sul divano a riposarci. La
mezzanotte e’ passata ormai da un bel po’ ma le nostre padrone ancora non si
vedono. Probabilmente, si staranno divertendo in qualche locale ballando e
attirando l’attenzione di tutti i maschi presenti. Ma proprio in quel momento
sento un rumore di motori e poi alcune sgommate. Mi affaccio alla finestra e
riesco a vedere due macchine, quella della mia padrona e quella della signora
Deborah, che parcheggiano proprio davanti alla villetta. Le due donne ne
scendono e mi chiedo come diavolo facciano a portare la macchina con quei
trampoli che hanno ai piedi. Insieme a loro, dentro ognuna delle macchine, ci
sono anche due aitanti giovani. Vedo mia moglie sollevarli entrambi con
estrema facilita’ e metterseli sulle spalle e vedo che sua madre fa
altrettanto. I quattro ragazzi si agitano ma la ferrea presa delle due donne
non permette loro di potersi liberare. Vado di corsa alla porta e la apro per
far entrare mia moglie, sua madre e i quattro uomini. Le nostre padrone non ci
degnano nemmeno di uno sguardo. Depositano i quattro ragazzi per terra come se
fossero sacchi della spazzatura e quindi li invitano a rialzarsi. I quattro
giovani stanno tremando dalla paura ed e’ evidente come le nostre padrone
abbiano gia dato loro la dimostrazione della loro forza immensa. La signora
Deborah avanza verso di loro e li solleva entrambi per il mento. Dio che
potenza! Uno dei due frigna

” La prego signora, non ci faccia del male”

” Questo dipende da voi. Se scoperete come Dio comanda puo’ darsi che ve la
caviate con qualche sberla fatta bene, altrimenti per voi si prospetta una
lunga degenza all’ospedale” risponde la mamma della mia padrona che poi
schiocca le dita per far accorrere Andrea che le accende la sua solita
sigaretta, senza nemmeno posare a terra quei due poveretti che sono
terrorizzati. Vedo anche mia moglie agire. Ne afferra uno per la vita e lo
alza come niente fosse, portandoselo sotto il braccio mentre l’altro tenta di
fuggire da lei ma la mia padrona lo rincorre e dopo un paio di metri lo
raggiunge e lo prende per la nuca. Malgrado aveva per le mani un uomo di circa
ottanta chili, la sua velocita’ e ugualmente impressionante e di gran lunga
superiore a quella di quel poveretto che ora geme terrorizzato mentre mia
moglie sorride sadicamente

” Cominciamo male, giovanotto. Forse ancora non hai capito con chi hai a che
fare. Io posso staccarti la testa e poi giocarci a pallavolo con mia madre.
Scommetto che si divertirebbe molto”

” Ma certo. Dai, staccagliela” interviene la signora Deborah. Oh mio Dio, non
vorra’ farlo davvero. Il giovane scoppia in un pianto accorato

” No signora, la prego, faro’ tutto quello che mi ordina” La signora Samantha
sembra non sentirlo e continua a sollevarlo, sempre tenendo l’altro fermo
sotto la sua ascella come se fosse un pacco di nessun peso. Vedo quel
poveretto che sembra non avere piu’ la forza di respirare. E’ diventato
completamente paonazzo e so cosa significa essendomi trovato innumerevoli
volte nella stessa situazione. Ma di solito, io me la cavo soltanto con
un’immensa paura mentre stavolta temo per quel giovanotto anche se ho troppa
paura per intercedere in suo favore. Dopo lunghi, interminabili secondi pero,
mia moglie lo lascia andare e l’uomo ricade a terra con un tonfo fragoroso,
dopodiche’ gli mette il suo piede in bocca

” Bacialo idiota e poi striscia come un verme in quella camera” gli intima
indicandogli la nostra camera da letto. Stavolta il ragazzo non commette
errori e fa quanto gli era stato ordinato ed entra nella nostra camera da
letto, subito seguito da mia moglie con l’altro ragazzo sotto il braccio. La
signora Deborah intanto, tiene ancora le sue due conquiste per il mento, come
se pesassero pochi grammi ed interviene

” Samantha, tesoro. Stai dimenticando che anche tua madre vorrebbe scoparsi
questi due. Vado in un’altra camera o lo facciamo insieme? ”

” No dai, scopiamoceli nella stessa camera, mammina. E’ un bel po’ di tempo
che non ci divertiamo insieme” risponde mia moglie. Avrei voglia di piangere
ma non posso fare o dire niente se non osservare mia moglie che deposita i due
maschi sopra il letto prontamente imitata da sua madre. Le due donne ordinano
poi ai quattro ragazzi di spogliarsi completamente e questi obbediscono loro
velocemente, mettendo in mostra le loro erezioni. Non e possibile rimanere
indifferenti di fronte a queste due dee bellissime. Sia la signora Deborah che
mia moglie si leccano sensualmente le labbra nel constatare le dimensioni
ragguardevoli dei loro membri ed ambedue si gettano poi fameliche sui corpi di
quei giovani, prendendo uno dei membri con la bocca ed un altro infilandoselo
con forza dentro la fica. Mentre la signora Deborah sta spampinando il suo
giovane amante e scopando con l’altro, vedo Andrea scoppiare in lacrime anche
lui a quella visione e cercare di non guardare quella scena orribile in cui la
sua meravigliosa moglie lo tradisce con due uomini ma la voce della signora
Deborah lo ferma

” Dove credi di andare, cornuto Devi assistere. Anzi, fai una bella cosa.
Mentre io me li scopo e me li spompino per bene, tu leccami il culo” Andrea e’
costretto a tornare indietro e mette la sua lingua all’interno del magnifico
sedere di sua moglie che inizia a gemere soddisfatta. Anche mia moglie ha
naturalmente osservato la scena

” Bella idea, mamma. Vieni anche tu Roberto” dice poi rivolgendosi a me che mi
avvicino cautamente mentre lei ha tutto il pene di uno dei ragazzi in bocca e
si muove furiosamente sopra quell’altro “Fai quello che sta facendo Andrea e
leccami il culo, coglione”

” Si padrona” E’ l’unica cosa che posso dire e faccio entrare la mia lingua
nel culo di mia moglie che continua a gemere soddisfatta. Dopo qualche
secondo, le due donne raggiungono un potente orgasmo ed anche i ragazzi, che
molto intelligentemente hanno saputo resistere fino a che le padrone non hanno
dato loro il permesso, sono venuti con un flotto enorme di sperma. Ora c’e’ un
momento di pausa e sia la mia padrona che la signora Deborah hanno voglia di
fumare e ci ordinano di accendere loro una sigaretta

” Le vado a prendere un portacenere” dice umilmente Andrea a sua moglie dopo
averle acceso la sigaretta ma la signora Deborah lo afferra per un braccio
facendolo urlare per il dolore

” Non ce n’e’ bisogno. Da adesso in poi sei tu il mio portacenere” gli dice
sghignazzando mentre gli apre la bocca con due dita depositando la cenere
dentro la sua bocca. Inutile dire che anche mia moglie si appresta a fare la
stesa cosa ma faccio lo sbaglio di non aprire immediatamente la bocca. Lei mi
afferra per il collo sollevandomi

” Idiota! Cosa pensi? Che non sia capace di allargartela quella bocca?”
Stavolta ho veramente paura perche’ sembra arrabbiata

” Non era mia intenzione signora, le chiedo perdono. Non ho fatto in tempo ad
aprirla. Non mi permetterei mai di disobbedirle” dico con un filo di voce
mentre con una mano continua a sollevarmi di quasi mezzo metro e con l’altra
e’ intenta a fumare. Sorride sadicamente

” Non basta obbedirmi. Devi farlo immediatamente, senza fare storie e felice
di servire un essere superiore come me” Ha ragione. Sono un perfetto idiota.
Sto per dirle che in effetti e’ un onore per me poterla servire ma lei mi apre
la bocca, da un’ennesima boccata ala sua sigaretta e poi deposita la cenere
all’interno della mia bocca. Scoppio di nuovo a piangere.

Ormai le due donne hanno terminato di fumare ed hanno ancora voglia di sesso e
si impossessano di nuovo dei corpi dei loro giovani amanti che tremanti,
cercano di accontentare lo sfrenato desiderio sessuale di mia moglie e di sua
madre.

Passa il tempo. I quattro giovani sembrano stremati. La signora Deborah
osserva delusa i membri dei ragazzi che hanno perso ormai la loro turgidità .
Hanno comunque di nuovo voglia di fumare e usano me e Andrea di nuovo come
loro posacenere senza che noi possiamo obiettare nulla se non vogliamo essere
picchiati di nuovo. Mia moglie intanto, guarda sua madre sorridendo

” Che ne dici se ce li scambiamo, mamma?” La signora Deborah sorride anche lei

” Perche’ no?” le risponde. La novita’ sembra eccitarle in quanto li afferrano
entrambe per il mento iniziando a baciarli ed i quattro giovani non possono
non eccitarsi ancora di fronte alla straordinaria bellezza delle due dee che
riprendono a fare sesso con entrambi obbligando di nuovo me e Andrea a dar
loro piacere leccando il loro buco del culo. Stavolta sembra terminato. No,
non ancora. Mentre la signora Deborah e padrona Samantha stanno fumando
l’ennesima sigaretta, vedo un lampo di sadica soddisfazione negli occhi della
signora Deborah

” Che ne diresti di terminare questa giornata inculandoci i nostri maritini
cornuti?”

” Ottima idea. Vuoi uno dei miei strap-on?”

” Tesoro, io non viaggio mai senza uno strap-on per potermi inculare un
maschio” risponde e poi afferra suo marito per un braccio “Su caro, vai a
prendere quello della misura grande” Inutile dire che anche mia moglie mi
manda a prendere uno dei suoi. Ormai non ho piu’ lacrime mentre riporto
quell’arnese infernale alla mia padrona che se lo allaccia e poi mi fa piegare
in due, proprio come padrona Deborah sta facendo con suo marito. Sento la voce
di mia moglie

” Ti sto per inculare, tesoro. Fammi sentire come sei la mia troietta” mi dice
e scoppio nell’ennesimo irrefrenabile pianto. E’ il mio destino e sapere che
lo condivido con un altro sfortunato come Andrea non mi fa star meglio

FINE

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