Come mia moglie si disinibì 03

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Come mia moglie si disinibì 03

Per la prima volta feci l’indimenticabile esperienza di soddisfare tre maschioni, per la prima volta ebbi contemporaneamente un cazzo in fica, uno nel culo e uno in bocca, per la prima volta due cazzi entrarono assieme nella mia fica. Non ricordo quante volte raggiunsi l’orgasmo, né quante sborrate mi beccai, so solo che al mattino tornai a casa con fica e culo che mi dolevano e lo stomaco che protestava per la sborra che avevo ingoiata.

Non mi dire. Hai attuata anche quella?
E’ già! Sai com’è, era passato ormai più di un anno da quando avevamo iniziato a fantasticare. Eravamo al mare. I nostri vicini avevano fittato il loro chalet ad una coppia che veniva dal Belgio. Erano due bei giovani disinibiti, lei, una sventola bionda di circa venticinque anni, 1,70 di pura bontà con due cosce lunghissime, il primo giorno venne in spiaggia in topless e perizoma, mandò subito in erezione Piero che dovette coprirsi con un asciugamani, ma anche la maggior parte dei maschietti che erano in spiaggia avevano occhi solo per lei. Un po’ arrabbiata per la cosa mi tolsi anch’io il top.

Caspita Clara, con la quinta che porti!

Appunto, infatti anche al giovane si drizzò subito l’arnese e non fece nulla per nasconderlo, con mio grande piacere visto pure che sembrava anche più “attrezzato” di mio marito. Insomma quel giorno saltammo il pranzo, appena a casa Piero mi sbatté sul letto come mai aveva fatto prima, mi mise a pancia sotto e cominciò a darmi dei tremendi colpi col cazzo in fica. Mi diceva di pensare al giovane sulla spiaggia, ma non c’era certo bisogno che me lo suggerisse lui! Il pomeriggio ritornammo in spiaggia, ma i due non c’erano. A sera tornavamo dalla pizzeria quando vedemmo lui sotto casa. Si avvicinò e disse a Piero:

Scusa, io Jean. Potresti venire casa e dare me una mano. Luce spenta. Rotta? Poi tu e io chiavare assieme Nathalie, dopo chiavare assieme anche tua bella donna.

Cazzo, più chiaro di così. Ci guardammo negli occhi, ma sapevamo benissimo entrambi cosa fare.

Vai pure Piero, io vado a farmi una doccia e vi aspetto nuda. Fate presto, lascio la porta aperta!

Mi feci la doccia. Sentii tutti i mugolii che provenivano dallo chalet dei belgi. A pochi metri c’era la loro finestra aperta e la luce accesa. Si vedeva la vacca che si beccava i due cazzi. Finalmente venne il mio turno. Entrò prima Jean, volle che gli lavassi il cazzo, un affare veramente più grosso di quello che ero abituata a prendere. Poi lo lavai anche a Piero. Andammo in camera da letto e Piero accese la luce.

Tua moglie bella, molto bella. Come Nathalie grande vacca e noi adesso montare. Poi io restare notte da lei e tu andare da Nathalie, va bene? Così io e Nathalie fare vacanza in Italia con italiani nel letto!

Bravi fate tutto voi. Ma adesso montatemi pure, sono una vacca e voglio i tori.

La notte Jean restò con me e fece sesso altre due volte. Piero andò da Nathalie. Per tutta la settimana al mare ci ignoravamo completamente, ma a sera prima i due tori si s**tenavano con entrambe e poi ognuno con la compagna dell’altro. Il sabato sera era l’ultimo giorno, era praticamente l’ultima notte di trasgressione, prima che partissero. Notai che spesso entrambi guardavano l’orologio e si lanciavano occhiate. Passammo la solita serata senza freni poi, a differenza delle altre volte, Jean mi prese per mano e mi portò a casa sua, mentre Piero restava con Nathalie a casa nostra. Quando entrammo in casa cominciai a capire perché quell’inversione In casa avevano ospiti, due ragazzi, uno fotocopia dell’altro. Jean mi disse che erano gemelli e suoi fratelli. Mi chiese se non mi dispiacesse passare la notte anche con loro. Ero indecisa, Piero non sapeva nulla e per questo mi sembrava di tradirlo. Jean mi ripeté che potevamo annullare tutto, ma in tal caso Piero sarebbe dovuto tornare indietro perché Nathalie avrebbe avuto lei l’onere!

Non mi dire, faceva sesso anche con i fratelli del suo uomo!

Già, ma questo era niente. Qualche anno prima era morta la madre e Jean le aveva imposto di soddisfare il padre fino a quando questi non avesse trovato una nuova compagna. La donna, già dal giorno successivo al funerale,per quasi un anno dovette soddisfare il padre del compagno. Fu in parte per ripicca che decise di concedersi anche ai gemelli.

Comunque i due erano lì, due bellissimi e aitanti ragazzi, con i pantaloncini gonfi all’inverosimile. Piero era meno dotato di Jean, ma quei due promettevano ancora di più. Era il mio momento, potevo avere l’attenzione di tre maschiacci e alla fine dissi di sì. Marina, passai una notte di fuoco, i due gemelli erano letteralmente s**tenati. Per la prima volta feci l’indimenticabile esperienza di soddisfare tre maschioni, per la prima volta ebbi contemporaneamente un cazzo in fica, uno nel culo e uno in bocca, per la prima volta due cazzi entrarono assieme nella mia fica. Non ricordo quante volte raggiunsi l’orgasmo, né quante sborrate mi beccai, so solo che al mattino tornai a casa con fica e culo che mi dolevano e lo stomaco che protestava per la sborra che avevo ingoiata. Fino ad allora con Piero lo avevo avuto non più di tre volte e invece quelli sembravano non volessero smettere mai. Avevo il cuore che mi batteva forte, temevo che Piero si accorgesse che qualcosa non fosse andata come previsto, semmai vedeva i gemelli a casa dei vicini o sulla spiaggia. Ma Piero già dormiva. Andai in bagno e dalla finestra vidi Nathalie che si prendeva contemporaneamente i cazzi di quei tre infoiati. Nella stessa mattinata i quattro ripartirono, senza neanche passare a salutare.

Caspita Clara vi siete spinti parecchio in avanti.

Già, e abbiamo goduto come non mai. Però da allora godiamo ancora tanto, ma da soli! Semmai ripensiamo a quei momenti mentre facciamo sesso! Pensaci pure tu, di certo comunque troveresti giovamento già solo a far conoscere a tuo marito le tue fantasie.

Già, ti immagini se gli parlo del nero!

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