COME MIA MOGLIE DIVENNE UNA ESCORT 2

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COME MIA MOGLIE DIVENNE UNA ESCORT 2
Non potendo tornare a casa , girai per locali sperando che mia moglie si sbrigasse presto, fino a che mi addormentai in macchina verso le 4e30, verso le 6 mi chiamò mia moglie che la andassi a prendere dal gran hotel.
Corsi verso di lei, ei era stanca sfatta sembrava una ladra a come veniva via dalla hall dell albergo. Non volle parlare, fu un lungo viaggio fino a casa, si riposò e si fece un lungo bagno approfittando del week end di feste. Poi a pomeriggio davanti ad una tazza di te le chiesi:
– Bè allora non mi vuoi raccontare?
– Che ti devo andare. Disse lei sembrava reticente.
– La verità, dissi io, sono tuo marito, non ti giudico ti amo.
– La verità è che non è stato affatto male, apparte la sensazione di sporco che cisi sente addosso, forse perchè ero ubriaca devo dire che non è stato poi così male.
– Cioè dai dettagli che è successo qunado mi avete praticamente sfanculato.
– Abbiamo bevuto un paio di altri cocktail, cioè io non volevo ma lui li ha fatti portare lo stesso, e parlava,parlava, parlava tanto.
– E che diceva?
– Ma blaterava di un sacco di cazzate, millantava proprietà e viaggi, raccontava storie di vita, è stato divertente.
– Divertente?
– si le storie erano divertenti.
– E poi?
– E poi siamo andaati in albergo.
– E come si è comportato?
– Dai non mi sembra il caso che ti sappia
– No che dici devo sapere
– Sei sicuro?
– Si ci mancherebbe, era solo sesso, ginnastica no?
– Si ci mancherebbe amore, lo sai che amo solo te però
– Però?
– E’ stato una bomba, sarà stato il viagra ma non veniva mai, forse era pure l alcol, aveva un cazzo sempre in tiro e grosso di diametro, sentivo sempre una mazza che mi premeva da qualche parte.
Cominciavo ad ingelosirmi ma nel frattempo mi veniva su durissimo.
– Poi è stato gentile, mi ha spogliato con garbo e delicatezza come se lo sapesse che non ero una del mestiere.
– E tu?
– io ho cercato di non farmi beccare, gli succhiavo il cazzo come mi dici tu di fare quando faccio stefania, glielo leccavo dalle palle in su fissandolo negli occhi, poi me lo sono insalivato tutto prendendolo in bocca.
Mentre parlava me lo sono tirato fuori
– No amore non ne ho voglia oggi scusami.
Mi bloccò subito lei
– Poi devi sapere una cosa,anzi due.
– Dimmi. con un piccolo sospiro un pò annoiato
– Per quello che ha pagato ha voluto pure il culo.
– Ma se il culo non lo dai anche a me?
– Si lo so mi ha fregata, io non volevo, ero stesa a gambe all aria, ci ha messo un attimo, me lo ha bagnato che io non capivo che fosse ed è entrato.
– E adesso dopo che hai fatto la troia con lui non me la vuoi dare? Dissi io con un tono di stizza
– Smettila Paolo. mi rimproverò lei alzando la voce. Sei tu che sei voluto arrivare a tanto ed ora ne paghi le conseguenze. Io devo capire delle cose e perciò ti devo chiedere una cosa.(e così facendo accavallò le gambe in un fare che non le era proprio ma che mi eccittò e mi calmò al tempo stesso).
– Cosa amore mio? dissi io
– Mi aiuti a capire?
– Certo, Cosa dobbiamo fare amore?
– Io ci devo riprovare, però con qualcun altro. Mettiamo un annuncio.
Senza parole dissi ok

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